ANTEPRIMA NAZIONALE AL MILANO HI-END 2004
“elle”
Forse il più bel disco per pianoforte e voce
mai registarto.
La Velut Luna di Marco Lincetto ci comunica la realizzazione di un
progetto discografico unico nel suo genere. Innanzitutto per la presenza di due
artisti di tale importanza per il panorama musicale internazionale da, come si
dice, far mettere sull’attenti pubblico e critica. Lucia Minetti si può
ormai a buon diritto considerare l’unica accreditata erede delle grandi signore
della canzone italiana, da Mina a Ornella Vanoni. Dopo quindici anni di
carriera, iniziata giovanissima, approda a questo disco, che è la consacrazione
di uno stile inimitabile, l’affermazione di una personalità vocale cristallina,
caratterizzata da toni profondi e seducenti. E lo fa affrontando un repertorio
di grande impegno, ovvero un songbook di classicissimi della canzone americana.
Ecco scorrere allora tante canzoni che hanno accompagnato l’immaginario
collettivo degli ultimi cinquant’anni: da My Funny Valentine a Smoke
gets in your eyes, da Over the rainbow alla poco nota Two
little babes in the wood di un giovane Cole Porter; ed ancora You
go to my head, September song, It’s only a paper moon, Fashinatin’ rhythm, I
loves you Porgy e tante altre. Il secondo grande colpo di Lincetto è
stato quello di convincere il più grande pianista jazz italiano di tutti i
tempi ad accompagnare Lucia in questa avventura: stiamo parlando di Giorgio
Gaslini. Si è detto pianista jazz, ma la definizione è assolutamente
riduttiva. Gaslini infatti da oltre 50 anni rappresenta il jazz italiano nel
mondo: compositore e direttore d’orchestra, ha creato un’autentica scuola e
tutti, dico tutti, i jazzisti italiani dagli anni ’60 fino ad oggi possono
essere considerati suoi allievi. La classe, l’autorevolezza, l’eleganza di
questo grande musicista si sono messe in qualche modo al servizio della voce di
Lucia, dando vita ad arrangiamenti e sonorità comunque nuove ed originali: una
sorta di approccio liederistico alla materia che riesce nell’incredibile
risultato di dare alla luce interpretazioni che possono considerarsi nuovi
riferimenti assoluti a livello mondiale. Da segnalare anche la presenza come
ospite in due brani delle percussioni di Roberto Dani, in un brano del
violino di Domenico Nordio e l’introduzione dixieland ad Alexander’s
Ragtime Band della Tiger Dixie Band.
E poi la tecnica. Questa volta Lincetto si è veramente superato. Registrato
in un grande Studio di 150 metri quadri dotato di acustica perfetta,
caratterizzata da timbrica morbida e calda come si conviene, ha utilizzato un
set di microfoni a tubi Neumann: M 147 tube per la
voce ed M 149 tube per il pianoforte (uno splendido grancoda da
concerto Steinway&Sons D 274). Si tratta di nuovissime realizzazioni
basate sui classici U 47 ed U 49, a cui, mantenendo intatto il disegno della
capsula e la valvola originaria sono stati modificati e migliorati i circuiti
elettrici. Questo al fine di poter ottimizzare le grandi prestazioni garantite
dall’alta risoluzione 24bit / 96 kHz senza perder nulla del suono magico di
questi grandi microfoni. Per garantire la massima pulizia del suono non è stato
utilizzato alcun mixer ed il segnale è stato direttamente indirizzato nelle
quattro tracce digitali, poi mixate in totale dominio digitale ad alta
risoluzione. Il risultato, come anticipavamo all’inizio nel sottotitolo, è
talmente superbo da farci affermare che probabilmente siamo di fronte alla
migliore registrazione vocale di tutti i tempi !!!
Il CD verrà presentato in anteprima nazionale il giorno 14
febbraio 2004 alle ore 11.00 nel corso della manifestazione MILANO HI – END
2004, al centro congressi del Jolly Hotel a Milanofiori. Verranno fatti
ascoltare alcuni brani nella sala North Star / Estreme Audio, alla presenza dei
due artisti che saranno disponibili a dialogare col pubblico ed a autografare
il CD per chi lo desiderasse.