Improbable – adam fawer
Inizio questa nuova rubrica dedicata alla narrativa con
quello che ritengo uno dei romanzi più innovativi e geniali degli ultimi anni e
che, temo, resterà incontrastato a lungo.
Al di fuori del thriller detto “mainstream”, sempre più
popolato di assassini e dove la trama latita sempre di più, l’autore di questo
straordinario, fa una delle cose più difficili e soddisfacenti possibili: usa
il “genere” (in questo caso il thriller, almeno in teoria), per portare avanti
un tema, qualcosa di così forte e sentito che le stesse emozioni dell’autore
sembrano uscire intensamente da ogni singola pagina.
Ma per apprezzarlo davvero dovete andare oltre quella pappa
pronta di thriller tutti uguali che l’editoria italiana pubblica ostinatamente
e che in realtà rappresentano solo una parte di un mondo di infinite
possibilità, e scoprire, x così dire, “quanto è profonda la tana del
bianconiglio”…
David Caine è un matematico che da tempo non insegna più
all’università, da quando cioè gli hanno diagnosticato una grave forma di
epilessia che lo porta non solo a crisi micidiali, ma anche ad avere paurose
allucinazioni.
Questo però lo ha portato sulla via dell’autodistruzione, in
un vortice di partite di poker clandestine in cui pensa di poter applicare le
sue conoscenze di statistica e probabilità, che potrebbero anche funzionare se
non fosse per le crisi che lo colpiscono sempre più duramente.
Ed è proprio dopo una di queste crisi che le cose prendono
una piega “improbabile”, lucida, folle e reale insieme. In un solo colpo David
si ritrova a dover dare una somma assurda di denaro alla mafia russa e a dover
seguire una terapia sperimentale come estrema possibilità di salvezza, per
quanto tenue essa sia. Ma il prezzo da pagare può essere alto: la terapia può
aiutarlo, ho farlo impazzire definitivamente. Al suo fianco ricompare così il
fratello gemello Jasper, che cerca di aiutarlo come può, con esiti
“improbabili”, perché Jasper ha un problema: è stato dichiarato schizofrenico e
paranoico ed è da poco uscito da un istituto psichiatrico. In più, è
segretamente convinto di avere una missione e che qualcuno gli dica esattamente
cosa fare e quando.
In un'altra parte della città, destini diversi stanno per
collidere inesorabilmente:
Nava Vaner, agente segreto bellissima e dura come l’acciaio,
che forse ha qualcosa da nascondere; un professore universitario che compie
esperimenti illegali sulla sua giovane assistente/ amante; Julia, la suddetta
assistente, vittima inconsapevole di un gioco perverso; un ex agente dell’fbi a
cui sta per essere proposto un lavoro dai contorni inquietanti che gli
cambieranno per sempre la vita.
Ci saranno fughe, segreti, voci che provengono da nessun
luogo ed improbabili coincidenze che sembrano collegate tra loro per portare David,
e noi,verso una meta impossibile, ma che si avvicina inesorabilmente, mentre David
si interroga sulla sua sanità mentale e qualcuno vuole usare il suo cervello
per scoprire se davvero esiste una cosa chiamata “demone di laplace”.
Al di fuori di tutti i generi e di tutti gli schemi, capace
di aprire la mente di chi legge verso direzioni mai nemmeno immaginate mentre
tiene col fiato sempre più sospeso, “improbable” è più di un thriller ed è più
di un romanzo, è una possibilità.
La possibilità che l’improbabile sia invece probabile, che
le coincidenze siano direzioni, che dietro il caos si nasconda in realtà
qualcosa che agisce, che dà o potrebbe dare un senso al tutto.
Dietro uno dei successi americani più imprevisti degli
ultimi anni si trova un autore la cui vita da sola è un romanzo:
Adam Fawer si vide diagnosticare la perdita progressiva
della vista quando aveva 6 anni. Ce ne sarebbero voluti altri 10 prima che
potesse recuperarla per quanto possibile, dopo una quantità estenuante di
operazioni. Adam aveva un sogno, quello di scrivere, che divideva con una sua
cara amica, Stephanie Williams.
Ma entrambi avrebbero dovuto attendere anni e mettere da
parte i loro sogni, prima che, di nuovo, le cose cambiassero.
Nel frattempo Fawer seguì la business school e una volta
laureato prese in mano le redini di una società on line che faceva acqua da
tutte le parti. La scrittura era quanto di più lontano dalla sua vita, il
recupero della società invece fu così forte da farla ritornare tra le più
quotate nel settore.
Fa allora che Adam ricevette la telefonata della sua amica Stephanie.
L’amica, che non vedeva da tempo, aveva una notizia ed una proposta:
la notizia, tragica, era che le era stato diagnosticato un
cancro allo stadio terminale, la proposta era di recuperare i loro vecchi sogni
e scrivere ognuno il loro romanzo, insieme per l’ultima volta.
Stephanie riuscì a finire il suo “enter sandman” mentre
entrava ed usciva dall’ospedale, Adam portò a compimento il suo “improbable”,
in cui aleggiava quella strana sensazione che si prova quando non si capisce ma
tanto si vorrebbe capire il mondo che ci circonda ed i tiri beffardi del
destino.
Stephanie morì due settimane dopo aver presentato il suo
“enter sandman”, accompagnata da Adam, lui vide cambiare, ancora, la sua vita
con l’uscita di questo romanzo.
“Improbable” è la storia più complessa, intensa e forte che
possiate leggere per i prossimi dieci anni. Se gli darete una chance, se
seguirete il suo strano, folle e meraviglioso percorso vi emozionerete, vi
appassionerete, sarete sull’orlo della suspence in un rutilante viaggio sulle
montagne russe.
E quando ne scenderete, avrete fatto il viaggio della vostra
vita.
Da scoprire.
Voto 10