Un giorno forse avrete un lampo di comprensione, probabilmente dopo aver superato la pubertà, e vi renderete conto che i tanto pubblicizzati giochi della serie “resident evil” sono delle boiate pazzesche, che i “tekken” sono tutti uguali e monotoni e che il protagonista di “devil may cry” ci ha sonoramente rotto le palle con la sua tremenda ripetitività. E forse a quel punto vorreste scoprire qualcosa di diverso e, non sia mai, intelligente. Per cui, eccovi due consigli per quando quel giorno, auspicabilmente, arriverà:

 

Project Snowblind:

siamo in un lontano futuro, il mondo è come sempre in guerra e voi siete dalla parte dei buoi, ma all’inizio della storia la base in cui state ancora seguendo l’addestramento viene attaccata dai cattivi e voi vi prendete un missile in piena faccia.

Così, in una versione decisamente evoluta di frankenstein o di robocop, vi risvegliate letteralmente upgradato, anche se non del tutto completo: scoprirete così di poter vedere attraverso le pareti, rendervi invisibili, invulnerabili, scagliare tempeste elettriche ed altri giochetti non indifferenti. Inoltre avrete a dispozione un armamentario non indifferente e decisamente creativo: tra tutte le armi, molte delle quali non avrete nemmeno la necessità di usare, brillano gli sciamo nanotecnologici, che attaccano bellamente il nemico fino ad eliminarlo, piccoli ragni robot che vanno in avancoperta infastidento non poco il nemico, un fucile che lancia scariche di energia che, già che ci sono, si diramano dal nemico colpito a tutti quelli intorno. E sono solo pochi esempi di trovate molto creative di un gioco molto originale nel campo degli sparatutto in prima persona.

Decisamente ben disegnato e ricco d’azione, questo gioco non ha avuto la spinta terribilmente fastidiosa dei giochi succitati, ma è enormemente migliore. Inoltre, se andate nei negozi EBgames, lo troverete anche in offerta, il che gli fa alzare il valore.

Da provare

Voto 8

 

Primal

Questo gioco non è affatto nuovo, ma è stato ingiustamente ignorato così che l’incredibile lavoro fatto per crearlo non ha avuto il riscontro meritato, almeno qui da noi.

Desidero quindi farvi scoprire uno dei giochi con la grafica più spettacolare mai immaginata, con una delle trame più realmente avvincenti mai scritte e due personaggi principali eccezionali, supportati da dialoghi eccellenti. Credete che esageri? Sicuramente meno di quelli che vi hanno venduto resident evil come un gran gioco!

A ciò si aggiunge quanto detto per il gioco precedente, lo potete cioè trovare in offerta in qualsiasi negozio di videogiochi.

Primal è un videogame di avventura ambientato in un mondo parallelo, composto a sua volta da 4 sottomondi così vasti che perdersi è un vero piacere, vista la qualità delle ambientazioni. Ne facciamo la conoscenza nel modo peggiore: la nostra protagonista, Jennifer (che però vuole essere chiamata Jen) viene attaccata da un mostro enorme mentre esce da un concerto tenuto dal suo fidanzato, cantante heavy metal. Lui viene portato via, lei finisce in coma all’ospedale. Ed è mentre è sola nella stanza che compare un gargoyle per farla uscire dal suo corpo e dicendole che c’è bisogno di lei nel Nexus. Perché propri lei? È uno dei tanti misteri che si andranno svelando mentre ci si inoltrerà nei mondi del nexus e si comincerà a dubitare si essere proprio originari di Mortalis, come viene chiamato il nostro mondo.

Una delle cose notevoli del gioco è che Jen è una antieroina: di una innata simpatia e decisamente confusa dagli ultimi eventi, si fa largo nel gioco  con alcune delle battute più divertenti mai sentite in un gioco, mentre la trama si evolve magistralmente ed i tempi morti sono davvero pochi.

Jen scoprirà di potersi trasformare in ognuna delle 4 specie esistenti nei 4 mondi, ma soprattutto, di essere parte molto, troppo integrante, degli eventi che stanno avendo luogo.

L’esplorazione è una vera avventura, in parte perché non ti fa mai sentire spaesato, ma soprattutto, perché quando ti chiedi “chissà cosa c’è lì”, scopri che “lì” ci puoi arrivare davvero e che facendolo metti in moto eventi inaspettati. Ogni mondo è caratterizzato alla perfezione e quello sottomarino è così affascinante che ci nuoteresti dentro placidamente dimentico di dover aiutare gli abitanti del luogo con il male che li ha colpiti.

I combattimenti poi sono estremamente soddisfacenti, facendo emergere l’aspetto più aggressivo delle entità in cui Jen si trasforma e che ricordano un po’ quelle dell’altrettanto eccellente Rayne di Bloodrayne, anche se meno acrobatiche. Ma quanto vi ritroverete a combattere  contro le guardie su e già per grandi scaloni e attraverso enormi sale, facendole volare giù dal parapetto e soprattutto affondando più volte la lama quando finalmente li avrete buttati a terra, beh non poterete trattenere un grido di soddisfazione.

Il gioco è vasto, davvero avventuroso e stemperato dalla personalità della protagonista, che non esita un istante a dare del “perfetto coglione” al super cattivo ed a fare commenti ironici dopo aver ucciso il vampiresco conte di uno dei regni più malvagi, dicendo “sarà rimpianto da tutti”.

Il gioco ha alcuni difetti fastidiosi, anche se minori e che paradossalmente nascono dal desiderio degli sviluppatori di creare una forte componente interattiva con l’ambiente. Motivo x cui a volte il personaggio si blocca, per pochi secondi, se cerchi di farla salire in un posto dove non può ancora andare o aprire porte bloccate. Inoltre, solo per due volte, i dialoghi di incartano per poi riprendere da dove si erano fermati, che è già qualcosa.

Ma sicuramente, vi innamorerete di Jen, scuoterete la testa con il Scree il gargoyle, visiterete stupiti mondi fantastici, combatterete senza pietà, mentre andrete incontro al vostro destino. E non è male sapere che almeno nella finzione, la vita ha un senso, non credete?

Voto 9