Chaterine Feehan – Vieni da me
Una delle grandi qualità che una persona dovrebbe sempre avere è quella di ammettere quando si è sbagliata. L’altra è riuscire a scappare subito dopo per evitare la folla inferocita, ma questo è un dettaglio.
Bisogna dire che il lancio di questo romanzo era intrigante: poteri paranormali, complotti, mistero, telepatia. Ehi, chi non vuole leggere un libro del genere? Ok, bene a parte voi 4 che su tutto il pianeta leggete solo insopportabili mattoni.
Poi però leggi il romanzo e fai una terribile scoperta: è un harmony malamente truccato.
Appena poco dopo lo spunto iniziale (base militare segreta, esperimenti segreti), il romanzo comincia con i suoi “i loro occhi si incontrarono, turgidi e appassionati”. E vi assicuro che i due aggettivi saranno i due protagonisti ricorrenti della cosiddetta storia.
Bastano 10 pagine e quello che ci rimane sono lui e lei che pensano a fare sesso con l’altro, poi fanno sesso con l’altro, poi riprendono a pensare di fare sesso con l’altro. E la trama cade nel dimenticatoio. Ad un certo punto la protagonista ha una intuzione basata solo sul fatto che gliel’ha comunicata l’autrice e poi, giù di nuovo a fare sesso. Ah si, il cattivo perde. A metà del romanzo.
Un grosso grasso e costoso spreco di tempo.
Voto 4
Harry Potter ed il principe mezzosangue
C’era un’attesa per questo romanzo che era paragonabile solo all’arrivo degli alieni. Naturalmente, mentre TUTTO il resto del mondo lo aveva abbondantemente letto ed aveva sparso spoiler dappertutto, noi abbiamo dovuto aspettare la notte della befana per un evento che esisteva ormai solo nella mente della casa editrice, che peraltro non ha esitato a farcelo pagare quanto uno ministereo o un lettore dvd, laddoven le resto del mondo costa più o meno come un panino ed una bibita.
Ma furto legalizzato a parte, questo libro rappresenta una forte evoluzione della ormai mitica serie. Sicuramente il 5° romanzo era stata una vera e propria svolta epocale nello spirito della serie e nella vita del protagonista e qui se ne vedono gli effetti: se a prima vista questa 6° puntata appare meno legata ad una trama prederminata e ad un evento che ne faccia da contenitore, appare poco dopo evidente che qui si sta parlando di un harry potter molto più maturo, meno vittima e che si sta rendendo conto dell’essere entrato nell’età adulta, perdendo così tutte le difese che poteva avere prima. E con lui sono cresciuti i suo amici e comprimari e soprattutto è diventato molto più adulto e cupo il tono del romanzo, anche se comunque già i precedenti erano un chiaro simbolo della grande capacità narrativa di questa bravissima autrice, che ha saputo creare un mondo lontano da qualsiasi stereotipo. Harry è diventato grande e grandi i pericoli e forse non tutti raggiungeranno vivi la fine del romanzo, ma per quelli che restano c’è solo la certezza che davanti a loro li aspetta una sfida ancora più grande. Che se nel romanzo è affrontare un nemico oscuro e potente, nella sua evidente metafora, si tratta di affrontare lo scontro con la durezza della vita, fuori dai confini non più rassicuranti di Hogwarts. Quando, con il 7° romanzo, daremo l’addio ad harry, saremo comunque certi di aver fatto parte di qualcosa di unico ed eccezionale. Grazie Miss Rowling.
Voto 8
La verità del ghiaccio
Fare l’elenco delle castronerie compiute dalla mondatori ai danni dei libri di Brown è volersi fare del male, ma è un male necessario: innanzitutto, pubblicano i suoi romanzi in ordine inverso, per cui prima abbiamo letto il 4° (il codice da vinci), poi il 3° (angeli e demoni) ed ora il 2° (la verità del ghiaccio), ma soprattutto, non ci pensano nemmeno a comunicarlo, perché tanto a loro che importa?
Poi danno un titolo al presente romanzo che nulla a che fare con l’originale “deception point”, ma che sembra quasi essere un riassunto per lettore ritardati, come se qualcuno intitolasse romeo e Giulietta “due si amano e poi si suicidano”. Sai com’è, nel caso qualcuno non avesse tempo di leggerlo tutto il romanzo, tra una visione del grande fratello e una partita di calcio “burundi – barlassina”.
Comunque, questo romanzo ci arriva direttamente dal 2001 dotato di un grandissimo ritmo e con una capacità di creare colpi di scena, che sono i punti di forza dell’autore.
Tutto comincia con un certo ritrovamento che potrebbe cambiare le certezze del mondo (e quindi non siamo poi così lontani dal codice) da parte della nasa. Ma qualcosa non va, qualcuno è disposto ad uccidere, ed uccide, per mantenere un segreto e alla casa bianca si nascondono nemici molto vicini al presidente. Ma è poi davvero così?
Il romanzo ha uno sviluppo veloce ed inarrestabile e soprattutto due incredibili qualità:
creare un colpo di scena alla fine di ogni capitolo, impedendoti così di mollarne la lettura,
ribaltare ad ogni occasione ciò che credi di aver capito.
Ed anche questa è una caratteristica di Brown, no?
Persino migliore di Angeli e Demoni, serrato e con una verosimiglianza scientifica che rasenta l’inquietante (esistono davvero le armi di cui parla?), una cosa è certa: una volta aperto, non potrete smettere di leggerlo fino alla fine. Ed il colpo di scena finale da solo vale tutta la storia.
Voto 8
L’esule – di allan folsom
Questo autore era venuto alla ribalta a metà anni novanta con un thriller eccezionale, “il giorno dopo domani”, che malgrado il titolo nulla ha a che fare col film, e che vi consiglio caldamente. Poi ci aveva riprovato con “giorno di confessione”, ma forse per colpa di una trama meno interessante, forse per aver voluto troppo campare sulla struttura del suo primo romanzo, aveva più o meno deluso. Sono passati 5 o 6 anni e finalmente Folsom ritorna in gran forma, o almeno in forma quasi perfetta, con questo “esule”.
Innanzitutto chi inizia a leggerlo si accorge quasi subito di trovarsi davanti ad un stile non lontano da quello della splendida serie tv 24: un racconto in tempo reale, teso e ferratissimo, degli eventi che accadono in non più di due giorni: un lungo e sanguinoso inseguimento di un personaggio misterioso che, alla ricerca di fantomatici “pezzi”, crea un vero regno di terrore, grazie alla sua incredibile capacità di sfuggire al suo inseguitore, lasciandosi dietro una scia di cadaveri innocenti.
Dall’altra parte c’è un giovane poliziotto con un passato traumatico alle spalle ed un futuro ancora di più davanti: in due giorni i suoi valori e le sue certezze verrano distrutti e si creerà dei nemici tra i suoi stessi colleghi.
Sarà necessario un cambio di continente e di indentità per garantirsi una precaria sicurezza. Ma gli incubi del passato e le sue ossessioni lo riporteranno troppo vicino ad un pericolo che non può nemmeno immaginare e che non è giusto svelare.
Così serrato da diventare claustrofobico, l’unico limite del romanzo è dato da una parte centrale troppi lunga e che poteva essere realmente riassunta in forse righe del tipo “un anno dopo…”. Anche se non è escluso che fosse necessario per descrivere la crescita esponenziale dell’ossessione del protagonista, resta il fatto che a tratti diventa un po’ ridondante, soprattutto quando ricomincia a tirare le somme di qualcosa che non può ancora capire. Ma dopo l’empasse, la caduta sarà vertiginosa e ci regalerà le ultime due righe più sconvolgenti che un romanzo ci abbia mai, letteralmente, sbattuto in faccia.
Leggetelo e riscoprite “il giorno dopo domani”, folsom è un autore da tenere a mente.
Voto 8